GUIDO CARRARO

STORIA DI VIGONZA DEL SECONDO ’900

Persone, eventi ed opere
che hanno contribuito al processo civile, sociale e culturale
di Vigonza

*  *  *  *  *

Cofanetto dei tre volumi dell'opera

La Storia di Vigonza del Secondo Novecento, a detta dell’autore, non vuol essere un’opera di storia vera e propria, ma una raccolta di documenti del periodo che va dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ai primi anni del Secondo Millennio, magari legati alle memorie personali.
Con la consueta passione, insieme storica e politica, sempre congiunta ad un impegno serio e costante, Guido Carraro ha inteso lasciare un segno dell’amore che lo lega alla sua città natale, rievocando fatti e personaggi di un settantennio che corre parallelo alla propria vicenda esistenziale, presentato tuttavia non come appartato flusso di un isolato corso d’acqua, ma come vena del bacino unico della storia mondiale, con la tecnica della cinematografia che, movendo da un’inquadratura generale, si stringe su un particolare, portandolo in primo piano.

Così un elegante cofanetto accoglie tre volumi in carta patinata, relativi a tre distinti periodi. Riporto la sintesi che l’autore ha preposto alle singole parti dei tre volumi.

1945-1970 (Il Dopoguerra, La Ripresa, Il Piano Regolatore)
 “Con la fine della seconda guerra mondiale inizia per la comunità di Vigonza la sua storia più recente. Questa prima parte del primo volume racconta la cronaca dal 1245 al 1950, mettendo in evidenza la situazione del primo dopoguerra e la volontà di ripartire, di affrontare le prime necessità, di organizzare la società. Tre i sindaci: Arturo Zambello, Luigi Cavinato e Giuseppe Ceoldo, chiamati a inventarsi idee da trovare il coraggio per fronteggiare le esigenze primarie di una comunità indebolita a cui servivano, oltre ai sussidi e dai medicinali, scuole, case, trasporti, strade, energia elettrica.
Ma c’è la speranza che il futuro, che già si profila all’orizzonte, sia migliore.
Nasce la Repubblica e con essa la Libertà e lo Stato di diritto.
Le Potenze Mondiali si accordano per una pace duratura”.

Nella seconda parte del volume si racconta la cronaca dal 1951 al 1964. La guerra è ormai un ricordo e tutte le energie degli Amministratori sono impegnate nello sforzo di promuovere il progresso della propria Comunità. Sta nascendo, con il boom economico, una nuova società, seppur ancora disorganizzata, e con essa nascono nuove esigenze. Sono chiamati ad amministrare Vigonza persone della nuova generazione. Giovani preparati, come il trentenne Sindaco Ingegnere Giacomo Visentini, amministratori capaci come il Sindaco Ragionier Andrea Gloria o imprenditori come il Sindaco Dino Berti che con la loro passione e la loro dedizione hanno saputo attuare scelte fondamentali per il futuro sviluppo di Vigonza. Sono stati chiesti aiuti alle Istituzioni locali e nazionali per far fronte alle pressanti necessità di una comunità in continuo cambiamento. Sono state programmate l’edilizia scolastica e l’edilizia pubblica per i più bisognosi, è stata istituita la scuola di Avviamento e costruita la nuova Scuola Media, sono state sistemate le vecchie scuole elementari, asfaltate strade, costruiti pozzi artesiani in tutto il territorio comunale. Sono stati istituiti nuovi servizi e nuove infrastrutture come il Consorzio Acquedotto Tergola, la rete fognaria, il campo sportivo. È stata sostenuta e non incentivata la nascita di nuove attività commerciali ed artigianali e concretizzata la volontà di programmare il futuro assetto del Comune affidando l’incarico per la stesura del PRG.
Sul piano nazionale molte sono state le iniziative per organizzare la nuova società. Da ricordare due grandi riforme: quella agraria e quella fiscale.
È nata la televisione e con essa una nuova epoca.
Nei rapporti internazionali, se pur fra molte difficoltà, è stato compiuto qualche passo in avanti. Si è iniziato a parlare di Distensione dopo avere vissuto il periodo della Guerra Fredda e nonostante sia stato costruito il Muro di Berlino. L’Ungheria si è ribellata alla Russia e sono iniziati i primi voli spaziali.

La terza parte del volume racconta gli anni dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Girolamo Cortella. Sono stati anni di avvenimenti politici eccezionali, sia in Italia che nel mondo. Fra i primi ricordiamo il Movimento Studentesco delle ‘68, l’Autunno Caldo del ‘69, lo Statuto dei Lavoratori e la Strategia della tensione. Fra quelli mondiali ricordiamo la Primavera di Praga, la Rivoluzione culturale cinese e lo Sbarco dell’uomo sulla Luna.
Pur amministrando durante questa fase storica di radicali e veloci mutamenti in cui i cittadini chiedevano risposte alle nuove necessità ed esigenze, il sindaco Cortella ha saputo guidare la propria comunità con lucidità e lungimiranza. Ha dato concretezza a servizi primari come quello dell’Acquedotto e della raccolta dei rifiuti urbani ed ha realizzato un nutrito programma di opere pubbliche quali la costruzione di edifici scolastici e di case popolari e la sistemazione di molte strade comunali. La sua azione più importante, però, è stata quella di essere riuscito a far adottare, con voto unanime, dal Consiglio Comunale, il nuovo Piano Regolatore Generale del Comune. Solo a distanza di anni sono stati compresi fino in fondo, nonostante le regole restrittive che questo strumento aveva imposto e le perplessità della prima ora, l’utilità e i vantaggi che ne sono derivati allo sviluppo civile, sociale ed economico del nostro Comune. Con il PRG l’Amministrazione del Sindaco Cortella ha posto le basi per la nascita della futura Vigonza, consegnando alle successive Amministrazioni l’onere di realizzarla.

1970-1985 (La Programmazione, Le Realizzazioni)
La prima parte del secondo volume “racconta i 10 anni delle Amministrazioni guidate dal Sindaco Orlando Bortoletto. Anni di intenso lavoro programmatico e di realizzazioni. Con la definitiva approvazione del PRG, ha avuto inizio una nuova fase di espansione urbanistica che ha visto la nascita delle due nuove parrocchie di Busa e Perarolo e con esse dei due nuovi centri frazionali, Seduti nella parte Svevo, della pagina a e nelle 1009 è esatto esatto e veritàla realizzazione delle prime lottizzazioni di aree residenziali e della zona artigianale. Si è data attuazione alle prime fondamentali opere quali l’asilo nido, la piscina, nuovi edifici scolastici, la seconda scuola media e l’ampliamento dell’acquedotto.
Tutto questo è avvenuto in un periodo storico nazionale ancora turbolento, i cosi detti “anni di piombo”, caratterizzato da stragi e attentati, culminato con il rapimento e l’uccisione dell’On. Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. Sono stati anche gli anni del compromesso storico. Il confronto e la ricerca di un ampio consenso, in politica, erano diventati la regola nei rapporti fra le due culture predominanti: quella cattolica e quella socialista. Anche nei Comuni è cambiato il modo di amministrare, ampliandosi la partecipazione con l’istituzione delle commissioni consiliari, dei comitati frazionali e con l’affermarsi di un nuovo rapporto con la popolazione. Sono state costituite nuove Istituzioni come le ULS, le Regioni, il Parlamento Europeo.

La seconda parte racconta la cronaca dei primi Anni Ottanta, periodo che ha visto governare a Vigonza la prima Amministrazione non monocolore formata dalla DC e dal PSDI. Guidata dal Sindaco Guido Carraro, ha continuato a realizzare nuove opere, nuove infrastrutture e apportare nuovi servizi. Meritano menzione le realizzazioni del Palazzetto dello Sport, del Centro Diurno, dell’impianto di depurazione, del nuovo magazzino comunale, della caserma dei Carabinieri e della piazza di San Vito. Tra le infrastrutture vanno ricordate l’approvazione del progetto del nuovo sottopasso di Busa, l’acquisto di Villa Bettanini, l’apertura del Teatro-Centro Culturale, il progetto del nuovo centro di Vigonza con l’acquisto del Borgo Rurale. Fra i servizi la meccanizzazione del territorio, la messa in funzione della rete fondiaria, la convenzione con l’Amniup per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la gestione diretta dell’acquedotto, la costante attenzione al territorio con nuove varianti di miglioramento al PRG oltre al potenziamento ed ampliamento di tutti i servizi sociali e culturali.
Il contesto storico nazionale era ancora caratterizzato da momenti di tensione che raggiungono il culmine con la strage di Bologna, l’attentato al Papa e i misteri della Loggia P2.
La vittoria ai campionati mondiali di calcio va ricordata come uno dei bei momenti sportivi nazionali”.

1985-2002 (Il Tramonto delle Ideologie, Il Millenario di Vigonza)
La prima parte del terzo volume “abbraccia gli anni dell’amministrazione dei Sindaci Renzo Barutta, Lorenzo Levorato e Mario Della Mea.
Durante l’amministrazione del Sindaco Barutta sono state ultimate alcune opere come la Caserma dei Carabinieri, il Centro Diurno, la Palestra a Codiverno. Il Sindaco Levorato è stato l’ultimo sindaco democristiano ed ha approvato una variante generale al PRG. Il Sindaco Della Mea ha guidato un’Amministrazione di centro sinistra ed è stato il primo sindaco eletto direttamente dai cittadini secondo i dettami della nuova riforma. La sua Amministrazione va ricordata per l’adozione di alcune varianti al PRG, per il compimento dei progetti di eliminazione dei sottopassi ferroviari, degli accordi sull’Alta Velocità e per l’approvazione del Piano Particolareggiato della piazza di Vigonza, oltre che per l’attenzione alla cultura ed al problema degli immigrati. Della Mea è stato anche il primo Sindaco a non portare a termine la legislatura perché sfiduciato dalla propria maggioranza, portando il Comune, dopo un periodo di Commissariamento, al voto anticipato.
Notevoli sono stati in questi anni i cambiamenti politici in Italia e nel mondo: la crisi dei partiti, con la scomparsa di quelli che fino ad allora avevano governato, le inchieste di Tangentopoli e di Mani Pulite, la volontà di far pulizia nella politica, il desiderio di grandi riforme, la caduta del Muro di Berlino e con esso delle ideologie e delle due Europe.

La seconda parte del libro interessa il periodo che va dal 1999 al 2002 e racconta, a 15 anni di distanza, la mia seconda Amministrazione.
È stato un periodo non facile, non tanto perché erano cambiate molte cose dalla mia prima esperienza, ma perché era cambiato lo spirito dell’amministratore e dell’amministrare. Ho avuto il privilegio di festeggiare il Millenario del mio paese. Sono stati risolti problemi da tempo sospesi, come l’acquisto del Borgo Rurale, il servizio navetta da Perarolo e Busa fino alla fermata del 18 a Ponte di Brenta, l’apertura dell’Ufficio postale a Perarolo e l’attivazione del servizio per la raccolta dei rifiuti con il sistema del porta a porta. Sono state costruite la nuova scuola materna a Codiverno e la mensa nelle scuole di Busa, approvati i progetti delle piazze di Vigonza, di Peraga e di Codiverno e siglato l’accordo con l’ATER per la costruzione di nuovi appartamenti per gli anziani.
Anche la mia esperienza amministrativa è finita prima della scadenza del mandato. Questa volta, però, con le mie dimissioni, per non accettare un rallentamento ostruzionistico dell’attività amministrativa da parte di alcuni consiglieri di maggioranza.
Due i fatti internazionali più importanti: l’attentato alle Torri Gemelle in America, avvenuto l’11 settembre 2001, e la nascita dell’Euro”.

Anno per anno, vicenda dopo vicenda, in modo puntuale e ricco, i tre volumi ripercorrono dunque, quasi in forma di cronaca, l’andamento amministrativo di Vigonza, dal 1945 al 2002, non senza porgere attenzione ai cittadini più meritevoli di menzione, che nel corso degli anni hanno apportato lustro al profilo storico della città. Il lavoro è impreziosito da foto e documenti d’epoca, che rendono più viva e interessante la partecipazione del lettore.

Un ringraziamento sincero da parte di tutti i Vigontini
al lavoro del Ragioniere Guido Carraro.

Amato Maria Bernabei

Add Comment Register



Lascia un Commento

*
To prove that you're not a bot, enter this code
Anti-Spam Image